Allerta influenza 2025: ecco i sintomi più pericolosi

Ogni anno, il periodo immediatamente successivo alle vacanze di Natale è considerato come la fase di picco dell’influenza stagionale. Una tendenza questa che preoccupa, perché ad essere colpiti per la maggiore sono soprattutto le fasce della popolazione più delicate e soggette a conseguenze molto gravi. Per questo si consiglia sempre di vaccinarsi per ridurre gli effetti negativi.

In questo articolo, vi parleremo dell’influenza di quest’anno e di come sta colpendo in modo molto forte una fetta della popolazione italiana, costringendola a letto per diversi giorni, e vi daremo nota anche di quelli che sono i sintomi che la anticipano e le conseguenze che possono purtroppo sopraggiungere se non si guarisce a dovere. Ecco cosa dovete sapere.

L’influenza 2025: ecco cosa preoccupa

Purtroppo per noi, non esiste un’influenza stagionale che è uguale a una di quelle passate, perché i virus cambiano sempre, si evolvono, diventando a volte più aggressivi, altre volte meno. Ciononostante, il ceppo attuale sembra avere una trasmissibilità elevate e colpisce maggiormente e con grande intensità alcune categorie in particolare, bambini, anziani e soggetti con patologie pregresse.

I sintomi sono sempre i classici: febbre, tosse e dolori muscolare, ma questa volta ci sono dei segnali che non vanno trascurati, perché se non si tengono in considerazione, purtroppo possono degenerare e dare spazio a grandi problemi con conseguenze anche piuttosto gravi, che inducono per lo più al ricovero in ospedale.

I sintomi da non sottovalutare

Sebbene la maggior parte delle persone superi l’influenza con estrema facilità e in pochissimi giorni, dandosi al riposo, all’alimentazione leggera e costante e all’idratazione che va a compensare il sudore dovuto alla temperatura che scende dopo l’assunzione di un antipiretico, è chiaro che alcuni sintomi possono indicare delle complicazioni più serie. Ecco i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione:

  • febbre persistente e molto alta
  • difficoltà respiratorie o respiro affannoso
  • dolore al petto o senso di oppressione
  • confusione, disorientamento o difficoltà a rimanere svegli
  • disidratazione severa
  • cianosi che indica la difficoltà a respirare e saturare adeguatamente

E’ ovvio che questi sono dei casi-limite, a cui possono essere sottoposti tutti quelli che sono normalmente a rischio, ovvero bambini sotto i 5 anni, anziani oltre i 65 anni e persone che già presentano una malattia comprovata e che conduce all’assunzione di terapia farmacologica che spesso interferisce con i farmaci per alleviare i sintomi dell’influenza. Ma attenzione anche alle donne in gravidanza, che purtroppo sono anche limitate nel consumo di medicinali.

Al fine di evitare quindi tutte queste complicazioni, il nostro consiglio resta quello di stare attenti e cercare di dedicarsi alla precauzione, vaccinandosi ed evitando in ogni caso ambienti chiusi e dove ci sono tante persone, delle quali non sappiamo nulla e che potrebbero avere in incubazione il virus influenzale.

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